Nunzio Bonaventura

Cerca nel sito
Vai ai contenuti

Menu principale:

Il Biofeedback Cardiaco

Come intervengo > Interventi specialistici > Il biofeedback

Il Biofeedback Cardiaco è  una tecnica di rilevazione elettronica e computerizzata attraverso la quale vengono registrati i livelli di alcuni parametri dell’attività cardiaca e restituiti al soggetto sotto forma di segnali acustici e/o visivi.
Attraverso il Biofeedback Cardiaco il soggetto è messo in condizione di conoscere tali livelli e può effettuare (utilizzando i feedback acustici e/o visivi) volontariamente dei cambiamenti, riducendoli o aumentandoli.
Il tessuto muscolare cardiaco (miocardio), generando spontaneamente e ciclicamente impulsi elettrici, si contrae ritmicamente allo scopo di fornire, attraverso il sangue, nutrimento e ossigeno ai tessuti dell'intero organismo.
Sull’attività del miocardio esercita un ruolo modulatore il Sistema Nervoso Vegetativo, le cui sezioni Simpatica e Parasimpatica svolgono un duplice e opposto controllo sul ritmo e sulla forza di contrazione cardiaca: mentre la stimolazione Parasimpatica ha un effetto inibitorio sul ritmo di contrazione del cuore e agisce prevalentemente sui nodi Seno-Atriale (attraverso una inibizione tonica) e Atrio-Ventricolare, la stimolazione Simpatica agisce potenziandone la sua attività generale e la sua forza di contrazione ventricolare.

Tra le diverse misure dell'attività cardiaca (Frequenza Cardiaca, Ampiezza dell'onda T, Gittata Sistolica, Gittata Cardiaca, Sistole Elettromeccanica, Tempo di Eiezione Ventricolare Sinistra, Periodo Pre-Eiettivo, ecc.) e cardiovascolare (Pressione Arteriosa, Volume Sanguigno, Volume Pulsatorio, ecc.), la Frequenza Cardiaca (FC) è stata quella più studiata ed utilizzata nelle ricerche sperimentali e cliniche in psicofisiologia.
La FC può essere definita il numero di battiti cardiaci per unità di tempo (un minuto) ed è strettamente legata all'attività metabolica, alle richieste energetiche dell'organismo, all'attività respiratoria e alle modalità di risposta della persona alle stimolazioni ambientali.
Si riscontrano due tipi differenti di risposta della FC a stimolazioni ambientali:
1) la RISPOSTA DI DIFESA a stimoli spiacevoli, intensi o nocivi. Questa risposta si contraddistingue per l'Incremento della FC;
2) la RISPOSTA DI ORIENTAMENTO in presenza di stimoli nuovi o significativi, di debole o moderata intensità. Questa risposta si caratterizza per una Riduzione della FC.
Le variazioni della FC riguardano il suo aumento, la sua riduzione e le sue fluttuazioni. Un'accurata misurazione della variabilità della FC (battito per battito) rappresenta un indice molto importante per analizzare qualsiasi evento comportamentale e/o cognitivo (si vedano le applicazioni - in corso di pubblicazione su www.ttesystems.eu - della T.T.E.S. all’analisi del sistema cardiocircolatorio).
Tradizionalmente la FC è stata considerata indicativa di modificazioni cognitive, soprattutto dell'attenzione e della vigilanza, e sembra avere un ruolo modulatore dell'attività cognitiva e della risposta comportamentale ad essa correlata.
In compiti di tipo sensoriale e attentivo si nota una riduzione della FC; al contrario, nei compiti cognitivi che prevedono uno sforzo di elaborazione (calcolo aritmetico, problem solving) viene osservato un incremento della FC.
Altri studi hanno rilevato una dissociazione tra gli indici fisiologici: in compiti attentivi, a fronte di una riduzione della FC, è stato riscontrato un aumento della Conduttanza Cutanea (sudorazione alle dita e al palmo delle mani); viceversa, nel caso di compiti cognitivi, i due indici crescevano insieme.

Il Biofeedback Cardiaco è utile per potenziare l'apprendimento
di tecniche di rilassamento (Rilassamento Progressivo di Jacobson, Training Autogeno di Schultz, Tecniche di Rilassamento Immaginative, ecc.) o di meditazione, favorendo una riduzione e regolarizzazione dell’attività cardiaca.
Dal punto di vista clinico, il Biofeedback Cardiaco, in particolare quello della FC, è stato utilizzato per aiutare i pazienti a controllare le loro risposte cardiache in modo da renderle più normali, soprattutto nei disturbi cardiaci come le aritmie sopraventricolari, la tachicardia parossistica, i battiti ectopici ventricolari, ma anche nella cura dell'ipertensione arteriosa.
Infine, il Biofeedback Cardiaco è anche importantissimo per la riabilitazione del Sistema Nervoso Vegetativo in caso di scompensi fisiologici ed emotivi causati da traumi psicofisici (
Disturbo Post-Traumatico da Stress) o per la cura degli attacchi di panico, delle fobie e degli stati d’ansia.


Torna ai contenuti | Torna al menu