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Le cause più comuni che interferiscono, direttamente o indirettamente, con la capacità di dirigere l’ATTENZIONE in maniera equilibrata sui TRE livelli ambientali (P C A) e che possono determinare la comparsa e il mantenimento di un disagio o di un disturbo mentale sono le seguenti:
lesioni e infezioni cerebrali;
squilibri neurotrasmettitoriali;
incidenti, traumi fisici, malattie e sofferenza fisica in generale;
uso di alcool, droghe, farmaci e sostanze che agiscono sul sistema nervoso centrale e periferico;
rilevanti cambiamenti fisiologici tipici di una certa età (pubertà, gravidanza, inizio della menopausa, invecchiamento, ecc.)
disturbi del sonno;
un’alimentazione eccessiva, carente o per altri versi squilibrata;
un’attività fisica (sportiva, lavorativa, ricreativa, ecc.) eccessiva, carente o per altri versi squilibrata;
traumi psicologici (aggressioni, assalti e abusi sessuali, rapine, furti, stalking, aborti, lutti, infedeltà coniugale, separazioni, divorzi, rifiuti o abbandoni affettivi, malattie gravi di parenti e amici, ecc.);
stress psichico (contrasti coniugali, familiari e con i parenti; difficoltà economiche, debiti e procedimenti giudiziari in corso; esami da sostenere; insuccesso professionale o nello studio; perdita del posto di lavoro, problemi con il datore di lavoro, mobbing, declassamenti lavorativi; pensionamento, ecc.);
angosce e preoccupazioni eccessive;
aspettative negative e positive esagerate e/o irrealistiche;
la mancanza d’istruzioni adeguate su come dirigere e utilizzare in maniera equilibrata l’attenzione mentale.