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L’attenzione è considerata un processo cognitivo (o mentale) la cui funzione è quella di selezionare alcuni stimoli ambientali, ignorandone altri.
L’attenzione mentale ha una capacità limitata dalle caratteristiche del nostro sistema sensoriale, è influenzata dalla motivazione e dalle aspettative del soggetto e, in funzione di come viene utilizzata, si differenzia in:
attenzione selettiva o focalizzata, tipica dei compiti in cui è previsto un certo grado di concentrazione;
attenzione divisa o distribuita, corrispondente alla capacità di prestare attenzione a più stimoli contemporaneamente;
attenzione sostenuta (o vigilanza), propria dei compiti in cui è previsto un grado di concentrazione significativo e duraturo, in mancanza del quale la prestazione decade notevolmente;
attenzione volontaria (o intenzionale), presente quando l’atto attentivo dipende dall’intenzione del soggetto;
attenzione automatica (o non intenzionale), attiva quando le caratteristiche dell’ambiente interno (P), dell’ambiente intermedio (C) e dell’ambiente esterno (A) hanno il potere di catturare l’attenzione senza l’intenzione del soggetto;
attenzione selettiva e distribuita contemporaneamente, relativa a situazioni in cui si dirige l’attenzione in maniera olisticamente equilibrata su qualsiasi stimolo presente, in quel dato momento, nel campo cognitivo (P), corporeo/percettivo/sensoriale/emotivo (C) e comportamentale (A), così che nessun elemento del campo attentivo acquisti un’effettiva maggiore importanza rispetto agli altri. La capacità di dirigere in maniera olisticamente equilibrata l’attenzione mentale prevede che l’atto attentivo sia quanto più possibile cosciente (il soggetto sa che sta compiendo l’atto attentivo), intenzionale (il soggetto vuole compiere l’atto attentivo), simultaneo (il soggetto compie l’atto attentivo pressoché contemporaneamente a tutti e tre i livelli), diffuso (il soggetto compie l’atto attentivo estendendolo a tutti e tre i livelli), uniforme (il soggetto compie l’atto attentivo con la stessa intensità a tutti e tre i livelli) ed accettante (il soggetto compie l’atto attentivo accogliendo indistintamente i contenuti presenti a tutti e tre i livelli).